Inzaghi, arriva il duro attacco: “Non lo ha fatto”

L’analisi lascia il segno e inchioda Inzaghi alle sue responsabilità: la posizione dell’allenatore resta quindi in bilico nonostante il successo col Bologna.

Un 6-1 sonoro, di quelli che pesano, soprattutto perché arriva dopo il ko con la Juventus e di rimonta. L’Inter contro il Bologna ha reagito, ma un fattore è sembrato abbastanza evidente.

Simone Inzaghi (LaPresse)
Simone Inzaghi (LaPresse)

Dopo aver incassato il gol dei felsinei, è uscita fuori la forza dei singoli, la capacità di reagire alle critiche e all’ennesima valanga di titoli che avrebbero di certo messo nel mirino la squadra e il tecnico qualora fosse maturato un altro ko. L’Inter ha travolto quindi il Bologna, più con i nervi che con la tattica. Il successo serve di certo a porre un freno alle critiche, ma le parole di Marotta, che ha chiesto al suo tecnico di trovare rimedi e soluzioni, hanno un significato che va oltre la frase stessa.

Mai Marotta aveva parlato così di un allenatore, e sembra quasi una presa di posizione, una deadline, un invito a capire rapidamente che l’operato dell’ex Lazio è nel mirino. A questa frase si aggiunge inoltre un altro parere autorevole, e non solo è di quelli che contano, ma va in una direzione ben precisa che chiarisce l’errore maggiore di Inzaghi.

L’ex calciatore inchioda Inzaghi

Per Inzaghi contava vincere, dimostrare una reazione rapida dopo la sconfitta con la Juventus, evitare un passo falso che avrebbe forse definitivamente segnato la sua esperienza in nerazzurro. Missione compiuta, almeno per lui, ma Marotta nei suoi discorsi utilizza spesso due parole. “Progetto” e “crescita”, termini spesso citati, fino ad ora rappresentavano solo gli obiettivi dei nerazzurri, come del resto di ogni club che si rispetti.

Il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi
Il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi (LaPresse)

Ora però quelle due parole hanno un peso molto più grosso. Sembrano rappresentare la vera linea di continuità imposta ad Inzaghi, e senza di questa potrebbe arrivare una valutazione di quelle più pesanti. A questo discorso si riallaccia anche Antonio Paganin, che in una intervista a Tmw Radio ha inchiodato il tecnico alle sue responsabilità.

Dopo aver sottolineato il ritmo insostenibile mantenuto dal Napoli fino ad ora, il focus si è inevitabilmente spostato sui nerazzurri e sul tecnico. “Bisogna predere atto che davanti c’è chi sta facendo tutte le cose per bene – ha sottolineato l’ex calciatore –, e ad Inzaghi sono venuti meno calciatori importanti”. Anche l’allenatore però ha responsabilità. “Non è riuscito a dare la sua impronta – ha chiarito Paganin – e in un anno la sua Inter non è cresciuta. Il Napoli invece è stato costruito per crescere e ci sta riuscendo. Del resto Marotta ha chiarito che sta valutando tutto, e se non c’è una crescita vuol dire che chi guida la squadra non è in grado di dare qualcosa in più”. Un concetto chiaro, e di certo decisivo per il futuro dell’allenatore nerazzurro.

 

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