Ronaldo attacca la Juventus: “Dobbiamo raccontarla bene”

Attacco diretto al club da parte di Ronaldo che ricostruisce un passaggio con molti punti interrogativi: “Andrebbe raccontato meglio”.

Storie di calcio, di grandi amori che appassionano i tifosi, increduli dopo alcuni colpi da parte dei club. Nomi pesanti giunti in Italia per fare la differenza, e capaci di accendere l’entusiasmo come pochi.

Andrea Agnelli
Andrea Agnelli (ansafoto)

Nel calcio moderno qualcosa sta cambiando. Pandemia e crisi hanno ridotto al minimo la possibilità di investire da parte delle società, scavalcate dal potere di alcuni club di altre nazioni che possono serenamente affrontare spese che in Italia sarebbero follie. Resta quindi la possibilità di mettere in campo bravura e capacità nello scovare talenti, ricordando però calciatori che sono passati dalla Serie A e sono riusciti a lasciare il segno nel cuore di chi ha tifato per loro.

Uno in particolare ha di certo fatto innamorare i suoi sostenitori. Si tratta di Ronaldo, per intenderci il “fenomeno”, quello che con i suoi dribbling ha fatto innamorare il mondo ed ha mandato in visibilio i sostenitori nerazzurri. In una recente intervista per un documentario è tornato su un episodio che risale alla sua esperienza in Serie A, e con una battuta ha rimarcato che bisognerebbe fare molto altro per chiarire quanto accaduto.

Ronaldo su quella stagione: “Servirebbe altro”

Ronaldo ha raccontato tutto in un documentario a Dazn. Ha parlato della sua carriera, di quella voglia di emergere e di quella pressione costante che lo faceva sentire un gladiatore. “Eravamo come dei guerrieri, ci mettevano nell’arena per vedere chi ne usciva vivo”.

Ronaldo
Ronaldo batte Buffon con la maglia dell’Inter (AnsaFoto)

Poi un passaggio sui suoi allenatori, su quei maestri che ha avuto in carriera e che gli hanno permesso di diventare ancora più incisivo e micidiale sotto porta. Non poteva però mancare un capitolo sulla sua esperienza italiana con l’Inter. Anni di gol e affetto dei tifosi, di complimenti da parte dei sostenitori anche degli altri club che ammiravano quel talento unico.

Nel ribadire che il calcio italiano deve migliorare e raccogliere più introiti per tornare quello di un tempo, al quale tutti i grandi campioni ambivano, arriva un messaggio diretto sull’epilogo di quel campionato proprio di Serie A nel 1998. “Ho visto la serie su Moratti – ha ribadito il fenomeno – e l’ho trovata spettacolare”. Poi però un passaggio relativo a quella stagione ricca di reti, emozioni, ma anche di episodi dubbi di cui uno rimasto nella storia. “Quell’annata dell’Inter dobbiamo raccontarla per bene – ha ammesso -, ci vorrebbe un altro documentario”. Tante cose sono state quindi dette, ma il brasiliano ammette che “ci sono ancora tante cose da dire”. E chissà se un giorno non saranno svelate nei minimi dettagli.

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