“L’Inter è fallita”, l’annuncio del direttore sorprende tutti

Parole durissime per i sostenitori nerazzurri che incassano le dichiarazioni del direttore sportivo: frasi che non faranno di certo piacere.

Il dibattito resta aperto, soprattutto in una fase in cui le difficoltà dei club di Serie A, condizionati dall’emergenza Covid, impongono scelte drastiche e tagli.

Beppe Marotta (LaPresse)
Beppe Marotta (LaPresse)

Molti club sono in crisi, hanno i conti in rosso e sono costretti a pesanti ricapitalizzazioni, o comunque a cessioni importanti e sessioni di mercato creative. Accogliere in rosa i calciatori a parametro zero non può essere l’unica soluzione, e le difficoltà si trasformano nella quasi impossibilità di competere con club di nazioni più ricche. In Europa tutto ciò si nota, ma a preoccupare non è solo la differenza in campo, ma anche la necessità di intervenire per evitare che i club possano continuare a soffrire e peggiorare la propria situazione economica.

Per quel che riguarda l’Inter infatti l’annuncio è di quelli molto pesanti. Parole che arrivano dal direttore e che di certo non faranno piacere ai sostenitori nerazzurri, che incassano quella che sembra una sentenza e iniziano a rispedire al mittente una serie di frasi molto dure.

“L’Inter è fallita”: duro colpo al club

C’è chi prova a gestire il proprio club limitando le spese e chi invece prova ad arricchire la rosa anche a costo di fare i conti con i rischi di un default totale. C’è poco da stare sereni in una situazione in cui anche il calcio incassa i riflessi degli ultimi anni di crisi, e ad analizzare tutto ciò è stato l’ospite dell’ex difensore Guglielmo Stendardo, oggi avvocato e docente alla LUISS di Roma.

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La squadra dell’Inter (LaPresse)

Nel corso “Il giurista entra in campo”, Igli Tare, direttore della Lazio, ha fatto i conti in tasca a molti presidenti, passando all’attacco e provando a rimarcare le differenza fra l’operato della Lazio e di altre società che non sono attente alle spese. L’affondo, per i nerazzurri, è molto pesante. Stiamo guidando una Ferrari che prima o poi si schianterà – ha dichiarato – inventando competizioni che producono pochi introiti e rendono i calciatori robot”. Il tutto si riflette sui club, che secondo Tare però ci mettono del loro per rischiare ancora di più, e sarebbero in qualche modo tutelati. Non lo dice chiaramente il direttore, ma le sue parole non lasciano dubbi.

“Cosa manca nel calcio? Di certo dirigenti aziendalisti– ha ammesso – per il fatto che la durata dei contratti varia troppo. Prendete me, sono uno dei dirigenti più anziani in attività in Serie A, questo è il mio quindicesimo anno alla Lazio che fortunatamente ha una gestione virtuosa. Ci sono invece società come JuveRomaMilanInter, che tecnicamente sono fallite. Vengono tenute in vita solo perché il sistema ne ha bisogno”. Parole durissime da parte di Tare, che alimentano già il dibattito fra i tifosi nerazzurri.

 

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