Inter, la dirigenza è stata da applausi: perché è il colpo di cui Inzaghi aveva bisogno

Un upgrade del genere in pochi se lo sarebbero aspettati. Arrivato tra lo scetticismo generale, è il colpo di cui Inzaghi aveva bisogno

Inutile girarci troppo intorno. L’apporto di Arturo Vidal all’Inter è molto semplicemente stato insufficiente, a tratti deleterio per la causa nerazzurra. Dall’approdo al secondo anno di Antonio Conte fino alla permanenza conclusasi con la rescissione del suo contratto quando al timone della squadra c’era Simone Inzaghi. Al suo posto, è arrivato un giocatore a zero avanti con l’età ma dalla qualità indiscussa: parliamo di Henrikh Mkhitaryan, che proprio come il cileno – pur vincendo di meno – ha alle spalle una carriera davvero valorosa.

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Marotta e Ausilio (LaPresse)

Borussia Dortmund, Manchester United, Arsenal, Roma e infine Inter. Non è un caso che in ogni sua esperienza prima di vestire nerazzurro ha conquistato sempre dei trofei e ogni volta da grande protagonista. Segno di quel che rappresenta in ogni squadra in cui va. Ma doveva essere così anche per Vidal, che in realtà si è rivelato essere un acquisto fondamentalmente sbagliato. Cosa differenzia allora i due giocatori? Moltissime cose in verità, sia dal punto di vista fisico che tecnico.

Mkhitaryan: tecnica, fisico e non solo | Inter, che colpo

Henrikh Mkhitaryan. Per dire che è davvero un gran colpo sono bastate banalmente meno di dieci partite disputate, il che chiaramente non è sufficiente per una disamina completa. Ma dato che c’è il suo zampino in partite del calibro di Inter-Barcellona e Barcellona-Inter, è giusto parlarne. Innanzitutto, quello considerato il giocatore armento più forte della storia del calcio è a dir poco tecnico. Malgrado i 33 anni, le qualità rimangono a prescindere dalle condizioni fisiche. Questo è il caso dell’ex Roma e non di Vidal.

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Mkhitaryan (LaPresse)

Il cileno, fin dai tempi della Juventus, ha fatto della quantità e del dinamismo i suoi punti di forza. Ma di tecnica, sinceramente, non ne ha mai avuta chissà quanta. Mkhitaryan sì, e lo abbiamo notato in giocate come quella dell’1-2 vincente in Sassuolo-Inter. E non è tutto. Il calciatore nerazzurro ha pure una forma fisica invidiabile.

E’ capace di tirare fuori delle accelerazioni a dir poco notevoli per un 33enne (Vidal ha due anni in più, non dieci) che fra tecnica e fisico si sta rivelando sempre di più un colpo utile e valido in una rosa come quella dell’Inter che deve puntare sempre a vincere. Se quando entrava, spesso il suo predecessore non dava niente di concreto alla manovra dell’Inter, Mkhitaryan la differenza la fa eccome. Per intensità, qualità, quantità e fisicità, freccia migliore da scoccare nell’arco di Simone Inzaghi, considerando i pochi soldi a disposizione, proprio non ci poteva essere.

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