Hakan Calhanoglu non è Marcelo Brozovic, diciamolo molto chiaramente. Perché non può essere il regista dell’Inter.
L’Inter ha conquistato un’altra vittoria, questa volta sul complicatissimo e mai banale campo dell’Artemio Franchi in quella che non è mai stata e mai sarà una partita banale. La Fiorentina, nonostate sia andata sotto di due gol dopo nemmeno metà primo tempo, è riuscita a recuperare per due volte i nerazzurri: sul 2-2 e sul 3-3. Alla fine l’ha spuntata la squadra allenata da Simone Inzaghi al 95′ con un gol di Mkhitaryan, ma cambia relativamente. Di certo c’è che i nerazzurri hanno tantissimo lavoro da fare per migliorare sempre di più. Ma, ad onor del vero, bisogna anche fare delle considerazioni per niente banali.
Da davvero tante partite, Inzaghi deve fare a meno di Romelu Lukaku e sopratutto Marcelo Brozovic. Non due pedine di poco conto. Certo, chi è stato a disposizione fino ad ora ha fatto grandi cose e colto risultati di rilievo che hanno rilanciato l’Inter in Europa e in campionato, ma ciò non sta a significare che siano riuscito a sostituirli al 100%. Oggi cercheremo di capire in cosa Marcelo Brozovic è davvero insostituibile. E perché Hakan Calhanoglu non potrà mai essere il regista nudo, crudo e puro dell’Inter di Inzaghi.
Hakan Calhanoglu, il polo opposto di Marcelo Brozovic: ecco perché
Non fraintendeteci. Hakan Calhanoglu, che già da trequartista nel Milan a mezzala nell’Inter si era reso protagonista di un adattamento mica da poco, è un signor giocatore. Un suo gol ha dato via alla ripresa nerazzurra contro il Barcellona a San Siro e un’altra maiuscola prestazione del turco ha contribuito a regalare a Inzaghi una preziosa vittoria contro il Sassuolo e lo spettacolare pareggio al Camp Nou. Ma il turco non è Brozovic e non può esserlo. In mediana, infatti, è richiesto un lavoro molto più complicato di quanto si possa credere. Da lì passa praticamente tutto il gioco o quasi dell’Inter.
La regia davanti alla difesa richiede calma, concentrazione e intelligenza tecnico-tattica semplicemente da paura. Non è un caso che Asllani non sia stato ancora chiamato a sostituire Brozovic stabilmente e gli sia stato preferito un adattato Calhanoglu. Non è una posizione adatta a tutti. Chi gioca lì deve dettare i tempi e accettare la pressione avversaria. Il centrocampista turco, purtroppo, non può farlo. Hakan è bravissimo se ha possibilità di muoversi e dialogare, verticalizzare come meglio crede e lanciare i compagni di squadra. Ma questo non è sempre possibile, e quando viene pressato spesso non è altrettanto efficace. Senza contare che gli capita di innervosirsi prima e più dei suoi compagni di squadra.
E quindi?
Ma c’è una ragione in più che glielo impedisce, quantomeno se Calhanoglu si trova solo a dover gestire il tutto. Marcelo Brozovic è semplicemente fra i centrocampisti più forti d’Europa in fase di recupero palla come di possesso. Corsa praticamente mai esaurita ed esauribile, inserimenti splendidi come quello contro il Torino e gol da fuoriclasse puro come in Inter-Roma della scorsa stagione. In più Marcelo nei contrasti e nella gestione della palla – soprattutto nella seconda – è davvero un maestro. Il fulcro del gioco di una squadra come l’Inter che non può davvero fare senza di lui.
L’assenza ha probabilmente pesato meno del solito perché l’Inter tutta si è ritrovata. Ma se a qualcuno è venuta in mente soltanto la possibilità di sostituirlo con Calhanoglu, è davvero difficile che avvenga – e Inzaghi lo sa bene. Tuttavia, pensare a due registi, soprattutto quando viene fatto tanto pressing dalle squadre avversarie, è un’idea più che valida. Hakan Calhanoglu, del resto, è fondamentale per l’Inter e Simone Inzaghi lo sa bene. Privarsene, soprattutto in questo momento delicato della stagione, è semplicemente da pazzi.