Lautaro stecca, Gagliardini da rivedere: le pagelle di Bayern-Inter

Sconfitta indolore per la formazione nerazzurra, Bayern-Inter termina 2-0. Barella primeggia sugli altri, male in attacco.

Sul difficile (e scivoloso) campo dell’Allianz Arena, l’Inter di Simone Inzaghi subisce una sconfitta che però poco conta ai fini della classifica del girone C. Il Bayern termina infatti da capolista a punteggio pieno con 18 punti. I tedeschi vincono il girone con 6 vittorie in 6 partite, davanti ai nerazzurri che con 10 punti che si erano già qualificati agli ottavi come secondi la scorsa settimana. Barça in Europa League e Viktoria Plzen fuori dalle competizioni europee. Ritmi alti durante la prima frazione di gioco, squadre decisamente più spente nel secondo tempo. Martinez si divora il goal del momentaneo vantaggio a porta vuota. All’errore dell’Inter risponde la formazione tedesca con la rete di Pavard. Manca un rigore che ha generato non poche polemiche alla formazione nerazzurra. Nel secondo tempo raddoppia il Bayern con Choupo-Moting e la partita termina con lo stesso risultato che era maturato a San Siro nella gara di andata.

Inzaghi durante Bayern-Inter (foto LaPresse)

Prestazione sotto tono per Gagliardini e Correa, peccato per l’errore sotto porta del Toro che non permette all’Inter di passare in vantaggio in un momento cruciale della partita. Da sottolineare, tra le fila nerazzurre, il debutto assoluto in Champions League del gioiellino classe 2005 Valentin Carboni. Cresciuto nel Lanus, aveva esordito in Campionato il primo ottobre contro la Roma. Poche emozioni sul finale di gara, quando entrambe le squadre volevano evitare inutili sprechi di energie. Nelle pagelle diverse insufficienze e poche note di merito.

Bayer-Inter: ecco i voti dei nerazzurri

Barella in azione durante Bayern-Inter (foto LaPresse)

Onana: 5,5. Nulla da fare sul goal dell’uno a zero, un paio di interventi importanti gli concerebbero la sufficienza se non fosse per il passivo che segna, comunque, due reti subìte.

Darmian: 6+. Dimostra sicurezza anche giocando nel terzetto difensivo ed è decisivo in un paio di chiusure.

De Vrij: 5. Nel primo tempo è preciso e puntuale il suo intervento su Noussair Mazraoui ma poco dopo si addormenta e arriva il goal del vantaggio tedesco. Trasmette poca sicurezza.

Acerbi: 5,5. Più di un errore in fase di impostazione, sbaglia di meno quando esce palla al piede. Appare più preciso rispetto all’olandese.

Bellanova: 5,5. Si addormenta su Mané al 12esimo del primo tempo, ma è spesso lui a velocizzare la manovra di gioco.

Barella: 6 e mezzo. La prima sponda per i compagni arriva dopo appena un minuto di gioco. Tira in porta dalla distanza 5 minuti dopo ma trova la pronta risposta del portiere. Elegante nelle giocate, risulta il migliore tra gli 11.

Asllani: 5. Impreciso sui calci d’angolo, perde palloni importanti a centrocampo. Fatica forse a reggere la pressione dell’Allianz. C’è tempo per migliorare.

Gagliardini: 5. Fatica tanto a trovare spazi in cui inserirsi per servire i compagni. Accumula minuti nelle gambe, utili ai fini delle prossime gare.

Gosens: 6. Riceve una brutta botta in testa al 18esimo, ma non lo destabilizza. Ottima lettura di una situazione pericolosa al 66esimo. Si fa trovare pronto.

Lautaro Martinez: 5,5. Prestazione sbiadita del Toro, che sbaglia a porta vuota il goal del possibile vantaggio nel primo tempo. La sua prestazione è condizionata dal pericolo squalifica ma non si risparmia.

Correa: 5. Sgomita per farsi trovare pronto, si propone ai compagni ma il Bayern spegne tutte le sue iniziative. Poco movimento in fase di costruzione.

Mkhitaryan (dal 60′ per Barella): 6. Un ottimo controllo e un tiro di sinistro al 70esimo sul quale il Bayern si fa trovare pronto. Il suo ingresso rivitalizza i ritmi di gioco.

Dzeko (dal 60esimo per Lautaro): 6. Non trova lo specchio della porta sulla pennellata di Calhanoglu all’ 88esimo. Ottimo lavoro in fase di impostazione sul finale, è sempre pronto per dare il suo contributo.

Calhanoglu (dal 60esimo per Gagliardini): 5 e mezzo. Mezz’ora di gioco per il turco che cerca di aumentare l’intensità di gioco ma è poco preciso nella costruzione.

Carboni (dal 76esimo al posto di Correa): 5. Pecca di ingenuità: prima tenta una giocata tecnica ma non c’è nessun compagno ad intuire le sue intenzioni, poi riceve un’ammonizione. Poco lucido.

Skriniar (dal 76esimo al posto di De Vrij): 6. Chiude con tranquillità al 91esimo su un’ incursione che poteva rivelarsi fatale.

Inzaghi: 6. La cornice suggestiva dell’ Allianz Arena non permette di fare molto turn over. Quella che schiera è un’Inter inedita ed è inevitabile il pensiero alla gara di domenica contro la Juventus. La qualificazione, comunque, l’ha portata a casa e poco importa se la sua Inter stasera appare meno brillante del solito.

 

 

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